NEI SOGNI TUTTO E' POSSIBILE


SPETTACOLO TEATRALE: PROGETTO SUL DIALETTO NOVESE "PARLEMU 'D NOVE

A conclusione del progetto Parlemu ‘d Nove ideato dal notaio Gianluigi Bailo e realizzato negli anni scolastici 2018/19 e 2019/20, le classi quarte e quinte della Scuola Primaria “M.L. Zucca” di Novi Ligure hanno portato in scena nel dicembre 2019 al Teatro “P. Giacometti” lo spettacolo Nei sogni tutto è possibile.

Sono stati presentati tre “quadri” che hanno illustrato la Novi del passato con le sue tradizioni e i suoi personaggi…. I bambini hanno recitato in dialetto grazie alla collaborazione della compagnia teatrale I Matt’Attori e dei volontari esperti del gergo novese che, durante gli anni scolastici, hanno insegnato ai bambini la lingua caratteristica della nostra città. Arricchente è stato anche il contributo della Corale Novese che ha fatto avvicinare tutti i partecipanti alla tradizione musicale e coreutica di Novi Ligure.

Gli spettacoli che sono in visione in questo sito dimostrano quanto il “Progetto Dialetto” abbia coinvolto e appassionato gli alunni.

5 dicembre 2019, tutti a teatro vanno in scena le classi quarte:

6 dicembre 2019, ritorniamo a teatro vanno in scena le classi quinte:

"Bungiurnu Sciura Maistra!! Cam diga 'n po, le a sa parló in dialetu id Növe?" questo e' il primo dei tre quadri teatrali: finalmente i bambini, in una scuola capovolta, possono "vendicarsi" delle loro maestre "dialettalmente analfabete" e prenderle un pó in giro.. E cosí i bambini/docenti girano il coltello nella piaga dicendo: "Lè pü busorda ke èe kü dl'osi! A pişa intu letu e a diša kla stransüva!!"

Segue poi uno spaccato della vita della Vecchia Novi. La Novi dell'osteria di Guerein, che vede seduti al tavolo con un buon bicchiere di vino gli affezionati clienti di allora: Pacale, Cibein, Jolu, Nani, Rôgu, Ngino, Gariboldi e l'immancabile Skrapataki che barcollando x il pieno quotidiano di vino dice: "Mi a gö duu koşe fişe: èe vein 'd Guerein e a Sucietà Kurole".

Ma nell'osteria di Guerein entrano due personaggi storici e famosi Marenco che gli amici chiamano Rumualdein e l'Airone,  Campionissimo Fausto Coppi che faceva innamorare le ragazzine. Proprio come succede anche oggi , spesso era la ragazza che sognava, fantasticava e con le amiche si pavoneggiava dicendo:"A sôn a sô murusa!!" E quando il buon Coppi passando con il Giro d'Italia lanciava il suo cappellino, la "fidanzata" di turno lo raccoglieva felice e lui ai suoi compagni diceva: "Ma mí ö cacià a brèta perké l'era morsa 'd stransüvú e quela là a sè pensò  k'ag vraiva tirola a lalé... Te kapí l'equivoco?"

Il terzo quadro riferito al Natale, scimmiotta la cucina degli chef stellati e l'arte dell'impiattamento. Tanto per fare un esempio di ciò che si può trovare sulla tavola imbandita il giorno di Natale, lo chef ovviamente pluristellato dirà cosí: "Proponiamo un secondo piatto della tradizione rivisitata: femmina ruspante da cortile novese, cotta in ambiente surriscaldato in velluto al sentore di vino bianco e contorno di frutta senapata." 

Un commensale con l'acquolina si chiede: "Ksè kl'è? U g'ha d'ese boun davai!"

E la moglie pratica nell'arte culinaria lo riporta subito con i piedi per terra dicendo: "Bibineta arostu inku a mustorda". 

Alla fine di tanti paroloni x enfatizzare piatti tradizionali con dovuto impiattamento, il più saggio dirà: "Mí un pó ke un l'è cambió gnainte!!"

Lo spettacolo è stato arricchito anche dai canti dialettali della tradizione novese: "Èe capé burdá", "Bacicein vatene a kà" e in chiusura il natalizio "Tu scendi dalle stelle". 

"Parlemu 'd Nove"